Ucina: la nautica cresce

Si tratta solo di qualche anticipazione rispetto all’annuale rapporto “La nautica in cifre 2016” che sarà presentato al prosismo salone di Genova, ma sufficienti a far tornare un piccolo sorriso a chi si occupa di nautica in Italia.

Secondo i dati presentati da Ucina, si conferma per l’anno nautico in corso una crescita prevista intorno al 7,5% rispetto all’anno precedente. Secondo le analisi realizzate in collaborazione con la Fondazione Edison, i settori trainanti per tutta la nautica sono rappresentati da quelli degli accessori e dei motori. In particolare il settore di fuoribordo ha fatto registrare nell’ultimo biennio un incremento del 40% delle vendite.

Segnali di ripresa che sono stati confermati anche dai dati Assilea che delineano una ripartenza anche del mercato interno e un positivo effetto del Salone Nautico con un +50% dei contratti stipulati dopo la manifestazione. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiano sono cresciuti del +44% in numero e del +26% in valore (+30% se si considerano i soli pleasure yacht, senza le unità adibite a noleggio).

Le anticipazioni sono state illustrate dalla presidente di Ucina, Carla Demaria e da Marco Fortis, docente della Cattolica, vice presidente della Fondazione Edison e consigliere economico di Palazzo Chigi.

La scelta di strutturare questa collaborazione don la Fondazione Edison – ha detto Demaria – nasce proprio dalla centralità che la Fondazione ha sempre dato, nella sua attività di ricerca, ai sistemi locali il cui ruolo in Italia è fondamentale per la competitività industriale e lo è a maggior ragione per la nautica”.

Il settore italiano della nautica – ha detto Marco Fortis – costituisce un fiore all’occhiello del made in Italy, non soltanto per i numeri che riguardano il fatturato, l’occupazione, l’export e il contributo alla bilancia commerciale italiana ma anche per il suo singolare mix tra tradizione e design, da un lato, e innovazione e tecnologie, dall’altro lato. Nei prodotti di eccellenza della nautica italiana, in particolare negli yacht, queste due componenti fondamentali del made in Italy si fondono armoniosamente. Dai nostri cantieri escono imbarcazioni che abbinano allo stile inimitabile della progettazione e alla qualità degli arredi le più avanzate tecnologie dei materiali avanzati, della motoristica e dell’elettronica. Mentre sta nascendo nel mondo l’industria 4.0, l’Italia è già entrata da tempo nella nautica 4.0 e guarda sempre più avanti”.

Redazione

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