Un nodo veloce all’ormeggio

La cima arriva in banchina e dobbiamo fissarla velocemente a una bitta per correre a prendere l’altra che ci viene lanciata dalla barca. Oppure dobbiamo fissare velocemente uno spring sempre intorno a una bitta. Insomma, può accadere che si debba eseguire un nodo di ormeggio molto velocemente, sicuro, per quanto provvisorio.

La soluzione è quella di realizzare praticamente un nodo parlato in modo orizzontale. Esattamente quello che facciamo per fissare i parabordi alle draglie o qualsiasi altra cosa che eserciti sul nodo stesso un peso o una trazione.

La sequenza fotografica che segue è stata realizzata eseguendo il nodo intorno a un winch come dimostrazione dell’esecuzione. Naturalmente la sua realizzazione avviene normalmente intorno a una bitta di ormeggio.

Si deve prendere il corrente, ossia la parte libera della cima e farla passare sotto il dormiente, ossia la parte che arriva dalla barca.

Quindi, sempre con il corrente, si realizza un occhiello più grande delle dimensioni della bitta (in questo caso del winch) ribaltando su se stessa la cima.

A questo punto si può assuccare il nodo. La trazione della cima ne assicura le tenuta. In questo modo abbiamo realizzato molto velocemente un nodo per l’ormeggio che ci permette di occuparci delle altre mansioni. Una volta assicurata la barca, e se pensiamo che l’ormeggio  sia definitivo, possiamo sostituire questo nodo con una gassa e passare tranquillamente la notte.

Se invece di essere in banchina a ricevere la cima dobbiamo essere noi a saltare dalla barca con la cima in mano, possiamo predisporre il parlato della dimensione necessaria a passare intorno alla bitta. Procediamo facendo passare il corrente prima sopra il dormiente realizzando il primo anello e quindi sotto realizzando il secondo anello come nella foto qui sopra.

A questo punto si sovrappone il primo anello sul secondo come nella foto. Abbiamo preparato in questo modo il parlato con il quale possiamo saltare in banchina e infilarlo intorno alla bitta assuccandolo in pochi istanti.

Nico Caponetto

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