VanDutch 40, la nuova icona del lusso esclusivo: la prova

Barca ricca di stile e personalità, VanDutch 40 non è un mezzo per tutti. Possederlo significa infatti avere non un semplice scafo, bensì una forma d’arte dall’inconfondibile stile minimalista, riconoscibile in ogni minimo dettaglio.

Che VanDutch sia sinonimo di lusso e di design estremamente curato ormai è un dato di fatto già dal modello VanDutch 32, che anche se ha più di dieci anni, è entrato ormai di diritto nelle classifiche delle barche più desiderate e di culto. Ma il Cantiere del Pardo, dopo avere acquistato il marchio VanDutch, ha saputo portare a bordo di queste barche tutta l’esperienza e il savoir-faire italiano attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e nuovi materiali, rendendo l’acquisto di un VanDutch la conseguenza del desiderio non solo di voler andare per mare spingendo sul gas, bensì di possedere un quadro d’autore, un pezzo unico di cui l’armatore si sente rappresentante d’élite. Una caratteristica che con il nuovo VanDutch 40, che abbiamo provato sulle acque del Lago di Garda, è arrivata alla sua massima espressione, con le linee di carena che insieme rimangono fedeli alle scelte di stile di questa icona del lusso e al contempo le superano per raggiungere nuovi traguardi.

Gli esterni

Linee minimaliste e pulite riflettono una grande ricerca e una grande cura nei particolari: da qualsiasi parte lo si guardi, nel VanDutch 40 c’è equilibrio nelle forme e nelle misure. Le bitte a scomparsa, l’ancora nascosta, l’assenza di ogni cosa superflua rendono attuale l’affermazione in inglese coniata dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, “less is more”.

Salendo a bordo è subito chiaro che l’utilizzo di materiali pregati è stato ampiamente soddisfatto: tutto infatti esprime il concetto di alta qualità e finitura ai massimi livelli, dalla spiaggetta di poppa – da cui posso accedere al centro della barca tramite un camminamento posto sul lato sinistro che costeggia il grande prendisole – alle sellerie di colore sabbia che risaltano grazie anche alla scelta di un teak sintetico molto chiaro, creando un contrasto molto elegante.

Due grandi divani a L contrapposti fanno da cornice al tavolo centrale che offre una ghiacciaia al suo interno, comodissima durante l’estate per aperitivi e bottiglie, e chiaramente non mancano altri due frigoriferi posti sotto il mobile lavabo a destra del tambucio. Sulla sinistra, invece, la consolle guida è servita da una poltrona unica dove possono sedersi comodamente tre persone: da qui, oltre alla navigazione, si può gestire praticamente tutto, dall’illuminazione all’impianto audio, grazie anche a due display Garmin da 12 pollici.

Gli interni

Negli interni del VanDutch 40, lo stile rimane fedele a ciò che si è visto esternamente, ovvero minimal e di alta rifinitura. Nella versione Lounge che abbiamo provato, troviamo un angolo cucina e un bagno più ampio di ciò che ci si può aspettare su un 12 metri, nonché un comodo divano e un televisore a schermo piatto che fanno dell’interno un angolo di vero relax. Gli ambienti inoltre godono di molta luce e di un’ottima ventilazione grazie ai due oblò posti sul cavallotto a prua, venticinque centimetri più lunga e più alta rispetto alla versione precedente.

Rispetto ai modelli precedenti, l’insonorizzazione del motore è stata perfezionata grazie a una maggiore riduzione delle vibrazioni e lo stile migliorato attraverso un design ancora più contemporaneo, che rendono il comfort a bordo emozionante e unico.

La prova in mare del VanDutch 40

Uscire con un VanDutch è sempre una forte emozione per me. Mi trovo a bordo della massima espressione contemporanea del lusso e dello status symbol che questa barca rappresenta da alcuni anni. Il Lago di Garda oggi ci regala una giornata meravigliosa con tanto sole e poco vento, al comando Gigi Servidati ci accompagna e ci fa da cicerone alla scoperta della zone più incantevoli prima di farmi passare al comando per la prova.

Al primo contatto con la timoneria mi rendo immediatamente conto che il VanDutch 40 risponde ai comandi in modo perfetto, senza strappi e sbavature, anche perché sull’acqua ci sono moltissime imbarcazioni. Sono costretto a correggere più volte la mia rotta, e questo mi permette di testare realmente come la barca si comporta e come la carena reagisce a basse velocità e con molteplici cambi di direzione.

Siamo a 1500 giri e grazie alle sue linee d’acqua pulite la carena corre già a quasi 10 nodi con un consumo di 2,2 l/mg: già a questa velocità posso apprezzare la navigazione, con un bassissimo rumore a bordo e con una minima turbolenza grazie al grande parabrezza che protegge tutto il cockpit. Accelero per capire la velocità di planata ed ecco che già a 1800 giri, con una velocità di 13 nodi, la scia si stacca e il VanDutch 40 plana con una morbidezza e stabilità veramente strabilianti.

Anche l’angolo di sterzo è fantastico: finora ho mantenuto una velocità di 17 nodi, ma anche aumentandola fino a 25/27 nodi, l’asseto rimane perfetto, morbido e semplice, e passando sula scia di altre barche, la carena rimane stabile. Do manetta e aumento ancora la velocità, rimanendo stupito dalla facilità di questa barca di reagire immediatamente a qualsiasi comando che viene da me impartito. Mi porto alla massima velocità arrivando a 3640 giri e leggo sullo strumento “39 nodi”: è fantastico, non c’è nessuna vibrazione a bordo, la stabilità è notevole e soprattutto grandissima è la sensazione di sicurezza. La barca corre sull’acqua, il comfort resta ad altissimi livelli, e anche a livello sonoro, nonostante siamo su una open, possiamo parlare senza dover alzare la voce. E per chi vuole ripararsi dal vento, basta sedersi nel quadrato che ecco che sparisce.

Provo a fare un paio di virate strette a una velocità di 24/26 nodi e mi rendo conto che potrei anche lasciare il timone perché, quasi non ci credo, la carena è veramente sbalorditiva e rimango senza parole di fronte a tanta stabilità.

Motorizzata con due Volvo D6 380 diesel, a 2500 giri con una velocità di ben 23 nodi i nostri consumi si attestano sui 3,2L/Mg. Di seguito i dati riscontrati a bordo

RPMVelocità (nodi)Consumo (l/mg)
15009,92,2
200014,52,8
250022,73,2
300029,73,4
350037,33,8
3640 (max)394,0

Scuramente scendere da così tanta bellezza è sempre complicato e devo dire che a bordo di un mezzo del genere, mi è mancato ancora di più poter scegliere uno dei tanti meravigliosi luoghi del lago, gettare l’ancora e godermi un buon aperitivo a bordo. Il VanDutch 40 veramente una barca fantastica.

Giorgio Bruno

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