Varato il Franchini Mia 63 che, dopo il successo di Cannes, è pronto a dettare nuove regole
E dopo aver rotto gli schemi, ha finalmente rotto gli indugi. Il Franchini MIA 63, disegnato come meglio non poteva da Massimo Franchini, è stato varato per la prima volta nelle acque marchigiane di Fano dopo esser stato rivelato al pubblico durante lo scorso Yachting Festival di Cannes, lasciando tutti a bocca aperta per le sue linee spudoratamente innovative, in particolare per la sua inconfondibile prua rovescia, definita la più bella del salone francese.
“L’ho ritoccata una volta sola, dopo il primo colpo di lucidatrice – ha spiegato, non nascondendo un certo orgoglio, Massimo Franchini a yachtdigest.com – L’ho guardata ed ho fermato i lavori per un giorno, accantonando i render e i disegni tecnici, e poi le ho fatto dare quei pochi e importantissimi ritocchi, quelli che solo mani esperte possono dare. Poi l’ho riguardata e mi sono sentito soddisfatto, ora è esattamente come dev’essere”.
Ma la nuovissima “creatura marina” da 20 metri, costruita magistralmente da Franchini Yachts e battezzata con tanto di bottiglia di champagne da Mia Franchini, figlia di Massimo e musa ispiratrice di questo modello di assoluto prestigio, è molto più della sua prua, che certamente contribuisce a renderla un’imbarcazione diversa dalle altre, o del suo enorme ponte portoghese.
Varato il Franchini MIA 63, un open con le caratteristiche di un superyacht
Il Franchini MIA 63 è anche un concentrato di sicurezza e velocità, grazie alla sua carena eccezionalmente stabile, progettata dal celebre architetto navale Roberto Prever e concepita per alloggiare due motori Volvo IPS 900 da 745 cavalli, che vengono controllati da joystick di ultima generazione, quindi semplicissimi da usare.
Ma non finisce qui, perché lo scafo e la coperta walk-around, entrambi realizzati sottovuoto e in resina epossidica, vanno a formare una struttura rigida e leggera, immune alle vibrazioni e alla propagazione sonora.
E poi c’è tutto il lower deck da scoprire, e di cui il cantiere romagnolo ha finora svelato poco o nulla. Possiamo anticiparvi che si tratta di un’altra barca nella barca, dove si celano una master cabin con locale guardaroba e un garage capace di ospitare un jet tender da 3 metri e 45 e i water toys. Tutti elementi che solitamente si trovano a bordo di un superyacht.
Naturalmente la customizzazione è ampia. Alle versioni Open, T-Top e Hard Top si sommano i molteplici optional dell’allestimento interno (da due a quattro cabine, con o senza locali equipaggio) per dar vita a una serie di combinazioni a gusto e piacimento dell’armatore. Perfomance, abitabilità e un design rivoluzionario. Il Franchini MIA 63 ha finalmente toccato l’acqua, facendo saltare tutti gli schemi.