Vele in Dacron tecnologico . Test in anteprima mondiale della vela che potrebbe rivoluzionare il mercato

Vele in Dacron tecnologico . E nulla sarà più come prima …

Le nuove vele in Dacron tecnologico

Negli ultimi 20 anni la tecnologia con cui vengono realizzate le vele ha fatto passi da gigante. Nuovi materiali, sempre più performanti ed innovativi ,vengono lanciati a ritmo annuale e talvolta passano anche (troppo) velocemente di moda.

Al contrario il Dacron, complici la durata decennale ed un prezzo della vela molto basso, è rimasto sempre attuale. Questo materiale ha però un limite intrinseco: il Dacron è elastico e, non ha memoria di forma.

Questo vuol dire che quando è sollecitato cede alla pressione del vento e perde il profilo che il velaio gli ha dato. Quando la sollecitazione termina inoltre il Dacron non torna nella sua forma originale.

Questo discorso si traduce in una vela che, già dalla prima volta che viene utilizzata con vento teso, peggio ancora se da rollata, si sforma e diventa via via sempre più spanciata.

Questo porta a tutta un’altra serie di problemi, che si aggravano con i successivi utilizzi, e vanno a compromettere le prestazioni e la facilità di conduzione delle barche a vela che le utilizzano.

Sinteticamente potremmo dire che il centro velico delle vele in Dacron, con l’utilizzo si sposta progressivamente verso poppa e le vele diventano sempre più “potenti”.

Questo innesca uno sbandamento eccessivo ed una tendenza orziera della barca che, a seguito di questo fenomeno, dovrà far scaricare la randa ed il fiocco sia per non dover scontrare continuamente il timone alla poggia, che per recuperare lo sbandamento corretto. E’ ovvio inoltre che in queste condizioni inoltre la nostra barca stringerà molto meno il vento.

Ora però, la soluzione per superare il limite elastico delle vele in Dacron, potrebbe essere a portata di mano.

BE 1 Sails, veleria del gruppo Millenium, ha realizzato delle vele costruite con un particolare “Dacron tecnologico” che, grazie ad una speciale struttura di rinforzo, promettono di mantenere la loro forma originale riducendo inoltre il peso complessivo della vela.

Un grande passo in avanti quindi, per una tecnologia apprezzata, ma mai rinnovata.

Marco Marchi
Marco Giannoni

Marco Giannoni, la cui esperienza risale ai successi del Moro di Venezia, e Marco Marchi, suo collaboratore e recente vincitore della Roma x Tutti, sono venuti a raccontarci le peculiarità di questa nuova tecnologia in redazione.

L’idea ci è parsa da subito così interessante che, dovendo rifare il gioco di vele del Daydreamer, la nostra barca laboratorio, abbiamo deciso di sperimentare in prima persona questa tecnologia che, se funzionasse, andrebbe anche incontro alle necessità di una ampia platea di armatori di imbarcazioni di tutte le taglie.

Alla consegna delle vele in Dacron tecnologico, Marco Marchi ce ne spiega la fattura che consiste sostanzialmente nell’applicazione di un reticolato di rinforzo a seguire i profili di forma/forza della vela.

 

Questa struttura di rinforzo, composta principalmente da fibre continue di materiale sintetico, svolge sostanzialmente la funzione di una gabbia, la cui rigidità contiene l’elasticità del Dacron evitandone l’estensione.

In questo modo la vela non perde la sua forma originale, quindi è molto più performante, non innesca lo sbandamento e stringe meglio il vento.

Inoltre, particolare non trascurabile, può essere realizzata con una grammatura di Dacron inferiore diventando anche più leggera e maneggevole.

Armiamo le vele e, nonostante ci sia pochissimo vento, usciamo dal porto di Varazze per fare un collaudo veloce. Ci sono circa sei o sette nodi di vento reale ed un’onda lunga contraria da un metro e mezzo circa.

Ci mettiamo di bolina stretta ed il Daydreamer, il nostro Comet 460, parte subito e naviga ad una velocità di 6 nodi stringendo i canonici 30 gradi apparente.

Niente male, in queste condizioni, dove la maggior parte delle barche soffre, noi stiamo facendo quasi la velocità del vento!

Le vele hanno una bella forma e sono rigide a sufficienza per non soffrire del passaggio sull’onda.

Ma questo è solamente un pre-collaudo perché, come ormai sapete, i nostri test sono ben più impegnativi e durano a lungo.

Le vele rimarranno a bordo durante la nostra annuale crociera dei test e, come al solito, potranno essere “toccate con mano” dai diportisti che incroceremo lungo le nostre rotte.

Ci stiamo inoltre preparando per partecipare ad una famosa regata d’altura, che documenteremo durante una navigazione di circa 250 miglia, e di cui scriveremo nei prossimi giorni.

Un programma parecchio intenso quindi per il test di queste nuove vele in Dacron tecnologico, sui cui risultati vi terremo aggiornati durante lo svolgimento della nostra prova.

Per chi volesse nel frattempo approfondire ecco i recapiti della veleria con la quale stiamo conducendo il test.

BE1 Sails – Millennium Technology Center
Via dei Carrozzieri, 5 – Località Bocchette
55040 Capezzano Pianore – Camaiore (Lucca)
Telefono: 0584/969706 – 0584/969407
E-mail: info@be1sails.it

Marco Giannoni
Tel. +39 333 8500645
E-mail: marco.giannoni@milleniumtech.it

 

MARCO GIANNONI, è velaio di grande esperienza e velista professionista dal 1987, con partecipazione a regate di livello nazionale e internazionale su classi diverse (Finn, Contender, 470, FD; imbarcazioni d’altura: IOR, ILC, IMS, IRC). Nel 1990 decide di sospendere l’attività della sua veleria, la Star Sails di Lido Camaiore, perché chiamato a far parte della magica avventura della Coppa America a San Diego (che vedrà il Moro di Venezia vincere la Louis Vuitton Cup e disputare l’indimenticabile finale di Coppa America). Al suo rientro in Italia, nel ’94, forte dell’esperienza maturata a San Diego, decide di riaprire la veleria: nasce così la Euro Sails s.n.c., che diventa Be1 Sails nel 2008.

Marco Pinetto

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  • Buonasera ho letto con interesse questo articolo mi ponevo una domanda, il Dacron così fatto può trovare impiego per un Code 0? Premetto che trattasi di barca esclusivamente da crociera.

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