Sessanta miglia di distacco. Alex Thomson sta ormai tallonando Armel Le Cleac’h correndo sulla sua scia a poco più di 60 miglia di distanza. Lo skipper britannico, che ha spinto il suo Ugo Boss oltre ogni limite giocandosi il tutto per tutto, in questo momento, ore 16 UTC, sta navigando a 18 nodi dietro Banque Populaire che procede a circa 17 nodi. Quasi identica la Vmg, la velocità di avvicinamento al traguardo che è di 11 nodi per entrambi.
Ora, il problema che potrebbe cristallizzare la situazione e condurre i due skipper a Les Sables D’Olone in posizioni inalterate, è il robusto anticiclone che si è posizionato sulla loro rotta bloccando di fatto il loro ritorno a casa.
Entrambe le barche hanno raggiunto la latitudine della cittadina francese dove sono attesi entro giovedì 19 gennaio, ma stanno ancora facendo rotta nord. Non è escluso che la forte alta pressione li possa spingere fino a quasi le isole Scilly, a sud ovest della Cornovaglia, prima di poter virare e fare rotta sul traguardo.
Stando così le cose, le speranza per Thomson di essere il primo britannico a vincere la Vendee Globe, sono tutte affidate alle ultime scelte tattiche, in poche parole ad azzeccare il momento giusto per virare e guadagnare miglia sul suo rivale. Quello che è certo, è che l’arrivo sarà una delle cose più entusiasmanti che la vela oceanica ha riservato negli ultimi decenni.
E c’è anche chi, senza temere di passare per uccello del malaugurio, ricorda che nell’edizione del l 2004-05, Mike Golding perse la chiglia a 50 miglia dal traguardo passando dalla prima alla terza posizione perdendo una edizione che ormai aveva in tasca.
Se tutto invece resterà così e le previsioni meteo non subiranno improvvisi stravolgimenti, l’orario di arrivo previsto a Les Sables D’Olone per Le Cleac’h è fra le 12 e le 14 di giovedì ora locale seguito in poche ore da Thomson.
Intanto, dietro ai due protagonisti, sta correndo una magnifica regata Jérémie Beyou, che con il suo Maître CoQ, si trova a 850 miglia dietro al primo, seguito da Jean-Pierre Dick, che naviga a oltre 1700 miglia da Banque Populaire. Ma soprattutto, che sta iniziando a sentire il fiato sul collo di Yann Eliès che si trova a sole 200 miglia più a sud, “Se Jérémie non ha problemi tecnici – ha detto oggi Dick – sarà molto difficile prenderlo . “Il pericolo maggiore è quindi rappresentato da Yann e dovrò stare molto attento per mantenere la quarta posizione.”
E mentre Alex Thomson e Armel Le Cleac’h stanno portando a termine questo incredibile ed entusiasmante match race intorno al mondo, ci sono ancora 5 concorrenti in Pacifico con Capo Horn sulla loro strada e, soprattutto, un’alta pressione che si sta creando nel mezzo dell’Atlantico.