Test estremo per VennVind, l’abbigliamento nautico e da vela.
Acqua, sole e vento: ecco i fattori meteorologici che mettono alla prova l’abbigliamento tecnico che si indossa durante la navigazione. Elementi che non sono mancati durante il test, davvero speciale, che abbiamo effettuato sulle giacche cerate leggere e sui pantaloni in tessuto tecnico di VennVind, una marca forse poco conosciuta, ma che si è dimostrata davvero di ottima qualità.
Il banco di prova per i prodotti di VennVind è stata infatti la Rolex Giraglia 2019 . Un’edizione della famosa regata, ventosa e quasi da record dove l’equipaggio del nostro Daydreamer ha indossato questi indumenti per ben 500 miglia di navigazione, diurna e notturna, percorse in regata e durante i trasferimenti.
Le giacche cerate leggere VennVind
I modelli di giacche cerate che abbiamo testato sono due: la versione corta, cioè quella più leggera che termina sulla vita e la versione lunga che termina sui fianchi ed è anche quella più pesante. Quest’ultima è anche dotata di una doppia cerniera di chiusura sul petto e di un cappuccio semi-rigido con visiera.
Entrambi i modelli vengono definiti giacche cerate leggere, cioè teoricamente destinati alle regate costiere e al diporto cosa che, in teoria, dovrebbe escludere un uso in condizioni atmosferiche troppo impegnative. Per questo motivo, per la nostra avventura, avevamo portato anche delle cerate pesanti in previsione di condizioni meteo impegnative che, puntualmente abbiamo incontrato ma che, con nostra sorpresa, abbiamo potuto affrontare in scioltezza indossando le cerate VennVind.
Le giacche si sono comportate molto bene durante tutta la regata, sia durante la bolina iniziale, che ci ha visto navigare contro 30 nodi di maestrale, che durante la successiva andatura di poppa, caratterizzata da mare molto formato con 3/4 metri d’onda che, ogni tanto, arrivava anche a frangere in pozzetto.
Le cerate hanno quindi resistito molto bene alle continue secchiate d’acqua che investivano il nostro Daydreamer, e ci hanno consentito di rimanere asciutti per tutta la regata.
Una protezione dalle colonne d’acqua quindi più che sufficiente per le regate costiere o per le “lunghe” mediterranee, a meno di non rimanere completamente sommersi da un’onda.
Nelle condizioni sopra descritte, abbiamo trovato molto utile la chiusura a strap sulla vita della giacca corta che stringe la parte bassa e il cappuccio a scomparsa nel colletto, che protegge la testa e non rovina l’estetica di un capo molto bello, da indossare anche per le uscite serali.
Le giacche di VennVind si sono dimostrate anche ottime sotto il profilo della termoregolazione. Il materiale con cui sono realizzati i capi e i piccoli fori di ventilazione posizionati sotto le ascelle (il punto più soggetto alla creazione di calore) permettevano la giusta traspirazione sia nei momenti statici, che in quelli di massimo sforzo, sotto ai raggi del sole.
A prova di questo, la crew che aveva ricevuto le giacche come dotazione di bordo, non le ha praticamente mai tolte. L’unico momento in cui non c’è stato davvero bisogno di indossare una giacca durante la regata, si è verificato durante una “bolla” d’aria che ci ha rallentati prima dell’arrivo alla Giraglia, una condizione limite, che non permetteva quasi di indossare nemmeno una maglietta.
La versione della cerata lunga si è dimostrata la più efficace durante la notte, con un solo strato di pile termico si stava al caldo. Il merito di questa tenuta al freddo va anche alla doppia cerniera di chiusura anteriore che crea, un’ottima protezione termica ed impedisce che il calore venga disperso.
Le giacche sono inoltre ricche di tasche e di gadget funzionali, utili a chi naviga. Abbiamo piacevolmente testato la tasca porta cellulare estraibile che viene applicata sulla manica tramite uno strap. Grazie alla pellicola trasparente di cui è dotata, non compromette il funzionamento touch e permette di utilizzare lo smartphone, con un’app di navigazione, sempre in vista e a portata di mano.
Test pantaloni VennVind
Così come per le giacche anche i pantaloni di VennVind si sono rivelati capi davvero tecnici e di ottima fattura. Abbiamo testato sia il modello corto che quello lungo .
Elastici, morbidi, leggeri e di facile asciugatura, i pantaloncini corti sono stati i preferiti da molti di noi, anche in condizioni meteo diurne difficili. Queste caratteristiche consentivano ai pantaloncini di asciugarsi velocementre, con un chiaro vantaggio nella mobilità in manovra.
Io ad esempio ho indossato il modello a pantaloncino per quasi tutte le 500 miglia di navigazione. Durante la prima parte di regata si sono subito bagnati ma, dopo l’asciugatura, la morbidezza è rimasta invariata e, non avendo avuto modo lavarli, li ho molto apprezzati per questo.
Entrambi i modelli, realizzati con lo stesso materiale, hanno molte tasche e quelle anteriori sono dotate di una sicura chiusura termosaldata.
I rinforzi in materiale più robusto sono stati applicati nei punti critici, come nella parte su cui ci si siede, cosa che li rende un modello perfetto anche in caso vengano utilizzati su coperte con antiscivolo ruvido.
La versione lunga è perfetta per essere abbinata ad un primo strato tecnico e, utilizzata durante la notte, ha performance termiche notevoli senza compromettere l’agilità che, a bordo ed in regata, è davvero importante.
Conclusione
L’equipaggio del Daydreamer ha molto apprezzato questi indumenti che si sono rivelati comodi, funzionali e tecnici: hanno soddisfatto le esigenze di ognuno di noi, dal timoniere al prodiere che, in particolar modo, ha avuto occasione di sperimentare in prima persona come la resistenza alla colonna d’acqua e la capacità di traspirazione, entrambe certificate wr 15.000, siano eccellenti.
Il rapporto qualità prezzo di questi capi è inoltre decisamente buono, la giacca cerata corta è in vendita a 219 euro mentre la lunga a 235, davvero un ottimo prezzo viste le caratteristiche tecniche riscontrate e la quantità di accessori e gadget che le quali sono equipaggiate.
Le giacche corte sono state inoltre utilizzate, e molto apprezzate per la loro linea che è si sportiva, ma anche curata con inserti e dettagli di forma che le rendono alla moda, anche durante le uscite a terra. L’equipaggio le ha infatti preferite ed utilizzate come capo in occasione delle feste serali della Rolex Giraglia, che si sono svolte a Saint Tropez e a Monaco. Location di pregio e queste giacche si intonavano perfettamente con il glamour della cornice.