La “manita” di Vincenzo Iaconianni: è presidente FIM per la quinta volta consecutiva

di Emanuele Ferraris di Celle

Una volta si chiamavano percentuali bulgare, si potrebbe definire semplicemente un plebiscito. Dategli il nome che volete ma, la sostanza è che l’avvocato Vincenzo Iaconianni, 61 anni di Como, è stato riconfermato per il quinto quadriennio consecutivo Presidente dall’Assemblea Nazionale Elettiva della Federazione Italiana Motonautica (nella foto di apertura, di Roberto Fossati, il campionato di Circuito Inshore tappa di Cremona).

Vincenzo Iaconianni presidente FIM
Vincenzo Iaconianni

Iaconianni è stato eletto pressoché all’unanimità con 4.840 preferenze pari al 95% dei voti e ha preso forma anche il nuovo il Consiglio Federale: Ezio Cremona, Stefano Gialdini, Marco Infante, Eduardo Ruggiero, Giuseppe Pugliese, Alfredo Giammona, Paolo Meneghini. Per la quota atleti gli eletti sono stati sono: Achille Ventura e Alberto Sciotto. Giuseppe Scotto Di Mase rappresenterà la quota tecnici. Al Presidente, a caldo, abbiamo rivolto qualche domanda.

Complimenti per la rielezione e buon lavoro per il nuovo mandato. Su quali basi e obiettivi è stato rieletto alla Presidenza della FIM?
La ringrazio per i complimenti e per gli auguri di buon lavoro, è difficile per me spiegare le ragioni della mia rielezione, essendo una domanda che andrebbe posta al 95% del totale degli elettori che mi ha votato. Aldilà di tutto credo che sia stato apprezzato il mio lavoro nell’interesse dello sport e la mia coerenza comportamentale.

Si tratta del quinto mandato consecutivo, una continuità notevole che senz’altro permette di lavorare anche nel lungo termine. Quali obiettivi ha permesso di ottenere negli anni precedenti?
Una delle maggiori difficoltà che ho riscontrato in questi anni è stata proprio quella di impostare progetti non solo a lungo ma anche a medio termine, sembra che tutti si preoccupino di risolvere solo il quotidiano senza alcun riferimento a sviluppi futuri. Per fortuna questa tendenza non è presente nei settori giovanili e, alcune volte, nei settori che hanno responsabilità tecniche. Quanto agli obiettivi raggiunti in questi anni, posso affermare, senza timore di essere smentito, che oggi la FIM, grazie al lavoro di molti ma non di tutti, è la prima Federazione motonautica mondiale, una delle più prestigiose e considerate all’interno del CONI e quella che in ambito internazionale si afferma in ogni branca del nostro sport.

All’ultima elezione per la Presidenza FIM Lei era l’unico candidato. Secondo Lei per quale motivo si è trovato senza “sfidanti”?
Non sono mai stato l’unico candidato nelle cinque elezioni che ho affrontato. In quattro di queste, i miei “competitors” non sono riusciti ad ottenere il supporto necessario da parte del corpo elettorale. Non so se questo sia un mio merito, forse più un demerito altrui.

Una delle questioni spinose è quella della sicurezza. Cosa può e deve fare la motonautica (non solo la singola FIM) al di là dei proclami, per affrontare l’argomento nel modo più efficace ed evitare altre tragedie?
Il tema della sicurezza è quello che negli ultimi venti anni mi ha visto profondere i miei maggiori sforzi ed ottenere grandissimi risultati, i quali si possono sintetizzare nell’avere reso questo sport enormemente meno pericoloso di quanto non fosse prima. Purtroppo, in questo campo, ci si scontra spesso sia con l’atteggiamento di alcuni atleti e dirigenti sportivi che pensano di poter sempre giustificare le tragedie come fatalità inevitabili. Il modo per evitare le tragedie evitabili è quello di approfondire sempre ogni problematica ed identificare le possibili soluzioni, che spesso, peraltro, sono già state trovare in altri sport motoristici.

E l’altra questione è indubbiamente legata alla popolarità. Perché le gare di motonautica, più o meno a tutti i livelli, sono seguite così poco? In che modo la FIM lavora per diffondere questo sport, sia a livello nazionale che a livello internazionale, vista la quantità di piloti italiani iscritti a campionati mondiali?
La FIM spende circa il 10% del proprio bilancio per promuovere  in tutti i modi lo sport della motonautica, a tutti i livelli, dalla Motonautica Radiocomandata all’Offshore di classe 1. Sfortunatamente, a differenza dell’automobilismo e del motociclismo, la motonautica non può contare sull’apporto delle Case costruttrici, le quali sono particolarmente impegnate nel contrastare la crisi che da anni attanaglia la nautica. A questo va aggiunto che la Federazione Internazionale Motonautica  – UIM – non fa nulla di concreto per sviluppare il nostro sport ma, anzi, cerca di farsi “trainare” dalle Federazioni più importanti, tipo la FIM, al fine di poterne sfruttare le risorse umane ed economiche.

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! Tuttobarche.it è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale Tuttobarche.it apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?