A prima vista si rischia di scambiarla per l’ennesimo, fallimentare, tentativo di coniugare i due mondi: la strada ed il mare. Ma se la si guarda senza preconcetti, e si ha voglia di approfondire, allora ci si può accorgere che si tratta di un mezzo rivoluzionario che racchiude contenuti tecnici e tecnologici di grande valore.
Stiamo parlando di Watercar e l’abbiamo scovata a Palm Beach, durante le nostre esplorazioni in uno dei più bei saloni nautici del mondo. E uno dei più “giovani”, visto che si tiene proprio mentre lo “Spring Break“, la vacanza della prima settimana di primavera degli studenti americani, è in corso vicino ad una delle mete preferite dai ragazzi, Miami.
Non ci dobbiamo stupire quindi se durante uno dei tanti, e un po’ folli, eventi collaterali al salone, dove la birra scorre a fiumi e la musica è altissima, accanto alle barche, agli yacht ed alle moto d’acqua, si dovesse veder passare sull’acqua un mezzo dalle fattezze decisamente stradali.
La Watercar è prodotta assemblando un telaio da fuoristrada, estremamente robusto, ad uno scafo in fibra di vetro resistente e leggero. Questo tipo di costruzione consente un utilizzo della vettura anfibia sia in fuoristrada che in mare, a dispetto delle pesanti sollecitazioni alle quali è sottoposta.
Con un “ripieno” di quasi un metro cubo di polistirene a cellule chiuse (approvato dalla Guardia Costiera americana), questo mezzo è praticamente inaffondabile e per guidarlo negli States è sufficiente la patente di guida stradale.
Il motore scelto dai costruttori è un Honda V6 V-Tec a 24 valvole che consente all’auto, nel suo utilizzo stradale, di superare le 55 miglia orarie. Il vero capolavoro d’ingegneria è però racchiuso nel convertitore di potenza o “tensfer case” come è chiamato dal suo creatore. Questo apparato consente alla Watercar, spinta dalla sua propulsione a jet, di raggiungere 38 nodi di velocità in mare.
Parliamo quindi di un mezzo decisamente veloce in acqua se pensiamo che pesa ben 1.3 tonnellate.
Il produttore è molto chiaro su come va affrontato il problema della corrosione e, in una nota tecnica, afferma: ” Abbiamo costruito tutto ciò che è stato possibile in acciaio inox, tutto il resto o è epoxy o è costruito in materiale non soggetto a corrosione“.
I sedili sono realizzati in vinile marino e sono montati su sospensioni per fuoristrada che consentono di assorbire anche i salti più impegnativi.
Il prezzo ? Il Panther costa, completamente customizzato, 155.000 dollari. Nemmeno troppo se si considera che avremo portato a casa un motoscafo e un fuoristrada in un colpo solo .
Se avete ancora dei dubbi su quest’auto vi consigliamo di dare un’occhiata al video promozionale che ben raccoglie tutte le caratteristiche di questo versatile veicolo anfibio.