On test. Nuovo Yamaha 100 f: quando la leggerezza va a braccetto con la potenza

Lo scenario è quello un po’ surreale di un angolo del Portogallo che sembra isolato dal mondo. Per far provare alla stampa internazionale il nuovo Yamaha 100 F, la casa giapponese ha infatti scelto le acque protette del lago di Montargil, a 100 chilometri a sud di Lisbona.

L’appordo sul lago di Montargil dove Yamaha ha messo a disposizione le imbarcazioni motorizzate con i nuovi 25 e 100 hp

La perfetta macchina organizzativa  ha permesso di  mettere in acqua una serie di imbarcazioni diverse, dai piccoli Yam, ai Rib di maggiori dimensioni, fino ai Cap Camarat della Jeanneau. Noi abbiamo scelto di testare le prestazioni dell’ 100 F installato su un gommone Capelli Tempest 570.

Le condizioni della prova sono ottimali. Perchè invece di una situazione di calma piatta, a metà mattina si alza un vento fresco, sui 15/18 nodi, che increspano la superficie del lago generando, nelle zone più esposte, un’onda molto corta e ripida, che oltre alle prestazioni del motore ci permette qualche considerazione anche sulla carena del Tempest.

Lo Yamaha 100  F appartiene all’ultima generazione di furoibordo, ed è stato presentato come un prodotto capace di coniugare una maggiore potenza con una maggiore leggerezza e compatezza. In effetti, il suo peso con elica montata di 162 chili (11 chili in meno del 115 B e 8 in meno del modello precedente, il 100 F), fa toccare il minimo storico per un furibordo di questa categoria. Quattro cilidri, 16 valvole, esprime una cilindrata di 1832 cc. Interessante anche l’incremento di portata dell’alternatore che passa da 25 a 35 A.

A vederlo montato sulla poppa del Capelli Tempest, si percepisce dal suo design la maggiore compattezza che gli ingegneri Yamaha hanno perseguito ridisegnando alcuni componenti. Ma al di là degli aspetti estetici, ci sono tutti gli elementi di innovazione a rendere  interessante questo nuovo modello.

Prima fra tutti, la piena compatibilità con il Digital Network System Yamaha che garantisce, attraverso una vasta gamma di indicatori, un pieno controllo di tutte le funzioni. Fra queste è stato implementato il sistema integrale Vts, Variable Trolling Speed, che consente di mantenere un  regime minimo dei giri più basso e, ideale per le attività di pesca, di regolarlo, fra 600 e 1000 giri/minuto, a intervalli di 50 giri.

Saliti a bordo del Tempest, prima ancora di muovere dall’ormeggio, apprezziamo la rumorosità quasi assente al minimo dei giri. Muoviamo dal pontile per dirigere verso la sponda nord del lago, avendo quindi vento e onde contrarie nel primo tratto, fino a quando non ci ritroviamo più ridossati. Manteniamo un regime di 3000 giri, giusto per raggiungere e superare di poco la velocità di ingresso in planata.

Navigando a 13 nodi, la rumorosità è molto bassa ma soprattutto sono praticamente assenti le vibrazioni. Le due caratteristiche sono certamente da attribuire, nel caso della bassa rumorosità, alla riprogettazione del sistema di scarico, che ha previsto, fra l’altro, l’aggiunta di un silenziatore per l’aspirazione, e a una maggiore rigidità e compattezza del motore per quanto riguarda l’assenza di vibrazioni. Qualità, quest’ultima, cui contribuisce certamente la struttura rigida del Capelli Tempest.

In acque pià ridossate, ci portaimo il vento al traverso e testiamo l’ingresso in planata. Il riusultato è da annotare fra i migliori in assoluto: lo Yamaha 100 F porta in planata il Tempest in 4 secondi netti, raggiungendo una velocità di 12 nodi.

 

Da qui in avanti, la progressione ci spinge fino alla velocità massima di 36 nodi a 5.500 giri con un consumo di 36,5 litri/ora. Ma è il consumo ai regimi di crociera ad essere davvero ottimo. A 3000 giri, con 14 nodi di velocità registrati controvento e un’onda corta, il consumo è di 10,2 litri/ora per passare a 16,6 litri/ora quando ci portianmo a una velocità di 23 nodi con 4500 giri.

Insomma, dati alla mano, il nuvo Yamaha 100F, che utilizza un sistema di trasmissione monoalbero, mantiene le promesse fatte a Parigi lo scorso dicembre, quando era stato presentato in anteprima mondiale. Provarlo in acqua ci ha permesso di apprezzare una brillantezza che non aveva il suo predecessore e, soprattutto, quelle qualità di silenziosità e bassi consumi che anche chi ama una conduzione sportiva può apprezzare.

Il costo reso pubblico al salone di Parigi era di 11.300 euro iva inclusa

Scheda tecnica

Yamaha 100 F 4 tempi 4 cilindri 16 valvole

 

Distribuzione Monoalbero (SOHC)
Cilindrata 1832 cc
Alimentazione Iniezione elettronica
Avviamento Elettrico
Peso a secco 162 kg
Alternatore 12 V – 35 A
Sistema inclinazione Power Trim & Tilt

 

Giri/min Vel nodi
Consumi l/h
2000 6 4,5
2500 7 7,9
3000 14 10,2
3500 19 13
4.500 25 22,5
5.500 36 36,5

 

 

 

Nico Caponetto

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