Nella bellissima cornice di un lago Maggiore colorato di caratteristiche tinte autunnali, ed una inaspettata temperatura tipica di una perfetta giornata estiva ci siamo recati, di prima mattina, ad Ispra per effettuare la prova in acqua del nuovo Zar 59 SL Limited di Zar Formenti.
Evoluzione del consolidato Zar 57, lo Zar 59 SL presenta spazi più ampi, una disposizione a ferro di cavallo delle panche di prua, una differente tipologia di seduta per la zona timonieria e una nuova motorizzazione Suzuki: il 150 meccanico, che promette di ridurre i consumi senza sacrificare la potenza e lo spunto. Il tutto con speciale attenzione, come da tradizione consolidata della casa produttrice, sul mantenimento di una carena ben studiata e testata per essere stabile, veloce; garantendo così agli occupanti una navigazione confortevole in ogni situazione.
La prova
Dividendoci in gruppi per potere provare i modelli a disposizione siamo i primi ad effettuare il test, oltre a me e Luca ed altri due colleghi, ci accompagnerà Alberto il direttore commerciale così da poterci illustrare tutti i dettagli del battello.
L’acqua del lago è leggermente increspata dal vento mattutino che già sta vistosamente calando, segnale che potremo manovrare e lanciare lo Zar 59 SL a piena velocità senza risparmiarci. L’uscita dal porticciolo appare difficile visto che chiaramente il livello del lago è ai minimi storici, dobbiamo così manovrare con il motore quasi totalmente trimmato fuori dall’acqua. Nonostante questa difficoltà, non fatichiamo troppo a seguire lo stretto canale appena percorribile, mantenendo la rotta; segnale che il mezzo di cui disponiamo è ben bilanciato e agile nei bassifondi.
Appena giunti in acque più profonde, discorrendo con Alberto, ci muoviamo per osservare il battello e definire la scaletta del test. Senza nemmeno rendercene conto siamo finiti tutti sullo stesso bordo, con il gommone che procede a velocità lenta/moderata. Nonostante la palese scorretta distribuzione dei pesi, ci accorgiamo che il 59 SL non ne risente in termini di stabilità, altro punto sicuramente a suo favore,soprattutto tenendo ben presente di trovarci su una metratura inferiore ai 6 metri.
Ci risistemiamo,prendiamo il timone e diamo gas; a 12 nodi partiamo già in planata sulla superficie quasi piatta del lago. I 150 cavalli del motore Suzuki spingono, ci bastano 17 secondi per raggiungere la velocità massima di 39 nodi ad un regime di 6000 giri, il suono emesso è limitato e non impedisce di discorrere con gli altri occupanti seduti vicini.
Manteniamo la rotta perpendicolare alla riva ovest del lago e non fatichiamo a trovare il giusto trim del piede del motore. Il gommone rimane parallelo all’acqua senza oscillazioni, la prua è stabile e non presenta alcun tipo di fastidioso delfineggio. La sensazione è quella di una gradevole crociera in compagnia; manteniamo la velocità scattando alcune foto, durante la navigazione, all’altro gommone in prova, con il bellissimo paesaggio in cornice.
Effettuiamo le classiche rilevazioni di giri motore,velocità, consumi e mi rendo conto che i numeri scritti sul mio taccuino all’aumentare graduale della velocità non tendono ad assumere in maniera direttamente proporzionale forme strane come spesso capita , riesco infatti a prendere appunti leggibili, viste le scarse vibrazioni e l’assenza di sobbalzi.
A turno iniziamo ad effettuare manovre di virata in successione rapida, siamo agili e possiamo mantenere una buona velocità costante. Ci facciamo audaci,viste le buone impressioni, ci spingiamo ad eseguire manovre a cerchi concentrici sempre più stretti, mantenendo in egual modo la velocità. Il battello reagisce rimanendo incollato all’acqua, non perdiamo mai la poppa scivolando e la sensazione è di rimanere sempre in controllo.
Concluse le manovre, ripetute più volte da tutti gli occupanti a bordo, oltre agli sguardi soddisfatti, constatiamo che pur non essendoci risparmiati, nemmeno uno schizzo di acqua è entrato a bordo così come la parte superiore dei tubolari è completamente asciutta! Non abbiamo mai sbattuto sull’acqua pesantemente, nonostante fossimo passati ,ripetutamente, sui treni di onde da noi stessi creati e infine, che siamo rimasti seduti comodi senza sentire la necessità di stringerci troppo ai tientibene durante tutto il test. La sensazione di sicurezza e controllo del mezzo sono ben evidenti.
Le impressioni corrispondono quindi alle premesse, da quello che possiamo osservare, lo Zar 59 SL ha veramente una carena ben studiata e realizzata, il cui giudizio non può che essere definito con un’ aggettivo: ottima.
Altro fattore da sottolineare, per comprendere interamente lo spirito di questo gommone, è che durante il test tutti noi sei abbiamo trovato posto sulle sedute e molto altro ne avanzava. Proprio per la tipica tecnica di costruzione del cantiere Formenti grazie infatti alla struttura in vetroresina che appoggia e diventa tutt’uno con i longheroni in materiale plastico, nessuno degli occupanti prenderà posto seduto su scomodi tubolari. Ogni persona avrà una seduta asciutta,spaziosa e ben protetta.
Conclusioni
Per potere ben rendere l’idea di cosa sia questo battello, lo paragonerei ad un auto da Granturismo. E’ decisamente in grado di poter far fronte a svariate e diverse esigenze, senza mai fare mancare spunto e comfort.
Il Gommone
Grazie alla particolare sovrastruttura rigida gavoni di stivaggio e spazi per riporre tutte le attrezzature utili durante le crociere non mancheranno e vi permetteranno di avere tutto ben alloggiato e al sicuro nel vivo della navigazione.
I poggiaschiena, per esempio, su entrambi i lati di prua, sono in realtà due sportelli amovibili. Una volta rimossi danno accesso a due gavoni, accessibili anche aprendo le panche, che si allungano sulla quasi totalità della struttura in vtr, all’interno potrete così collocare, visto il loro particolare volume , addirittura oggetti come canne da pesca da quasi due metri, completamente montate.
Anche lo spazio che divide il motore dalla seduta di poppa è reclinabile e presenta dei gavoncini utili per maschere pinne o piccoli parabordi.
Come anticipato durante la presentazione la seduta della timoneria presenta una novità per quanto riguarda la posizione e l’ergonomia dei cuscini. In posizione di semplice appoggio degli occupanti con la parte abbattibile sollevata rimarremo saldamente in piedi durante le manovre, mentre abbassando il sedile grazie al bordo laterale fasciante e all’altezza complessiva non avremo problemi a condurre il gommone in posizione seduta anche durante le più strette virate.
Per quanto riguarda gli spazi e la capacità di accogliere i passeggeri sulle sedute, particolare molto importante visto la vocazione multifunzionale di questo battello, possiamo assicurare che nella parte prodiere troveranno posto ben cinque persone, distribuite tra le panche a ferro di cavallo e quella centrale davanti alla consolle sotto cui può essere alloggiata la ghiacciai o il frigorifero come optional.
Nella parte poppiera lo schienale della seduta divide il prendisole in due parti, la parte anteriore comoda per due persone in navigazione mentre quella posteriore è perfetta per riporre borse e zaini; inoltre può essere estratta ed usata come prolungamento del prendisole.
DATI (serbatoi 50%)
Giri motore | Velocità kn | Consumo L/H |
650 | 2 | 1,5 |
1000 | 4 | 3 |
1500 | 5 | 4,8 |
2000 | 6 | 6,8 |
2500 | 9 | 10 |
3000 | 12 | 13,6 |
3500 | 21 | 21 |
4000 | 24 | 24 |
4500 | 29 | 28 |
5000 | 33 | 34 |
5500 | 36 | 46 |
6000 | 39 | 56 |
Accelerazione | Secondi |
0-10 | 4,06 |
0-20 | 6,62 |
0-30 | 10,22 |
Massima | 17,25 |
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