L’arcipelago toscano e’ una delle mete preferite per le gite in barca di qualunque tipo: a vela, a motore, in gommone, per due giorni in primavera o un mese in estate, le isole toscane offrono tutto quello che serve al diporto. Porti, buoni ridossi, servizi, paesini e spiagge, riserve naturali e paesaggi incontaminati.

Difficile suggerire un itinerario tra le isole, gli isolotti e gli scogli – quasi tutti molto noti ai patentati nautici grazie alla famigerata carta 5/D… E d’altra parte davvero in questa zona c’e’ da imparare a navigare, tra secche, zone interdette e distanze le rotte vanno ben pianificate.

Partendo dai porti della Toscana meridionale, l’Isola d’Elba e l’Isola del Giglio sono le piu’ vicine, e rappresentano di solito una buona base per partire in esplorazione delle Isole di Gorgona o di Capraia piu’ a Nord, per poi traversare verso la Corsica, o tornare a Sud verso Pianosa e Giannutri.

Alla Gorgona non e’ possibile ancorare, e la sosta e’ consentita solo nel porticciolo di Cala dello Scalo; le attivita’ marine in zona sono regolamentate dal Parco, e’ bene informarsi prima di programmare una sosta alla Gorgona, che di solito si vede solo sfilare al traverso navigando verso la Corsica o verso la Capraia. Anche qui il Parco impone regole per salvaguardare la meravigliosa natura dell’isola: e’ possibile trovare riparo nel piccolo marina, che offre posti barca, e in estate anche boe e possibilita’ di ancorare, oppure nelle baie della parte Sud dell’isola, come Cala del Ceppo.

Ben diversa e’ la situazione all’Elba, la piu’ grande dell’arcipelago e quella che offre maggiori soluzioni per il diporto. Numerosi porticcioli, marina, campi boe e rade offrono riparo su tutti i versanti dell’isola. Da Portoferraio e Marciana Marina a Nord a Porto Azzurro nel versante Sud Est, l’Isola d’Elba e’ un susseguirsi di baie e golfi dove e’ possibile ancorare. A Sud le rade di Fetovaia, Marina di Campo, Golfo di Lacona e Golfo Stella sono solo alcune tra quelle dove si puo’ passare la notte in tranquillita’.

Continuando verso Sud si incontrano prima Pianosa, bassa e brulla, e poi Montecristo, alta e irta sul mare. Le strette regole dell’area marina protetta integrale consentono di vistare l’affascinante isola solo con l’accompagnamento delle guide, e ci si deve ben informare di tutti i divieti.

Per trovare un posto dove passare tranquilli la notte si deve arrivare fino all’Isola del Giglio, dove il Porto offre numerosi posti barca e tutti i servizi per il diporto. I fondali sabbiosi delle baie del versante Sud – Cala Cannelle e Cala Capazzolo – e del Seno del Campese a Nord offrono buone alternative se si preferisce ancorare in rada.

Molto belli gli ancoraggi dell’Isola di Giannutri, ultima dell’arcipelago. Sono baie profonde e aperte, spesso affollate dalle barche che arrivano anche dai vicini porti del Lazio settentrionale.

 

 

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